martedì 30 settembre 2014

Gruppo Libra: un processo ai politici italiani che non ha precedenti

Gruppo_Libra

La rivoluzione pacifica del Gruppo Libra ha fatto aprire un processo che mette sotto accusa 20 anni di politica italiana, ora tocca a tutti i cittadini far si che l'inchiesta vada avanti

Un evento epocale si sta compiendo sotto gli occhi di tutti: finalmente un gruppo di cittadini ha chiesto alla magistratura di fare luce su quello che avrebbero dovuto fare i politici già da molto tempo, se avessero avuto una coscienza civile: rispettare la volontà degli elettori. Ma si sa, cane non mangia cane e così tra polemiche, alleanze, patti segreti e massonerie varie questi signori che siedono in Parlamento sono riusciti per anni a tenere ben salda una poltrona letteralmente "usurpata": loro non rappresentano nessuno per la semplice ragione che il meccanismo di voto è una truffa, una porcata come l'ha definita lo stesso Calderoli che l'ha partorita, il famoso porcellum per il quale la Corte Costituzionale, con una sentenza del 4 dicembre 2013, si pronunciò dichiarando l'illegittimità costituzionale dello stesso
Nonostante tutto però, questi signori continuano ad ignorare la sentenza come se nulla fosse vantandosi di rappresentare l'intero popolo italiano e, come se non bastasse, stanno cercando di mettere le mani su questioni delicate come la riforma del lavoro (in maniera piuttosto autoritaria peraltro) e parlano persino di voler cambiare la Costituzione, sorvolando poi sul fatto di un coinvolgimento concreto dell'Italia in un conflitto dagli esiti incerti come quello che sostiene Obama contro l'Isis. Il risultato della sentenza del 2013 è che il Parlamento si trova in uno stato di prorogatio il che significa che deve attenersi esclusivamente alle funzioni essenziali di “ordinaria amministrazione” fino a quando non verrà nominato un nuovo governo secondo le norme pronunciate da una nuova legge elettorale che vada a sostituire il porcellum.
Fin qui sembra tutto abbastanza chiaro, ma il problema si pone quando ci si rende conto che riportare l'Italia nell'ambito della democrazia significherebbe mettere sotto accusa tutta l'intera classe politica che ha governato da vent'anni a questa parte: nell'immaginario collettivo l'idea di una casta politica elefantiaca ed auto referente è piuttosto radicata e prendere consapevolezza di quanto accennato fino ad ora, ed agire di conseguenza, sembrerebbe una causa persa in partenza.
Eppure non è così, fortunatamente il sistema contiene al suo interno gli anticorpi che possono fermare questo apparentemente inarrestabile contagio: le leggi e la magistratura e il Gruppo,Libra ha già fatto sì che si attivassero con una denuncia presentata alla Procura di Roma nel febbraio 2014 dove si faceva richiesta di indagare sulle ultime 5 legislature che si sono avvicendate dall'entrata in vigore del fatidico porcellum, attuale governo compreso, che pretende di riportare al nuovo questa nazione partendo da regole vecchie, sbagliate e anticostituzionali.
Il processo però, dopo soli 10 giorni di indagini, ha subito una brusca quanto immotivata sospensione quando il PM incaricato ha chiesto l'archiviazione, almeno fino alla data in cui verrà varata una nuova legge elettorale in linea con i dettami della Costituzione.
Non è difficile intuire che se le indagini non continueranno il proprio corso e se questi signori non verranno chiamati presto a rispondere delle loro malefatte, combattere questa “infezione” di mala politica sarà sempre più difficile ed è per questo che il Gruppo Libra ha indetto per il prossimo 11 ottobre un'assemblea popolare per sostenere la prima udienza davanti al GIP per l'atto di opposizione all'archiviazione e per discutere la riapertura delle indagini il 16 dello stesso mese

Evento epocale abbiamo detto all'inizio, si perché questa è la prima volta che il popolo italiano, oltre che a mugugnare il proprio scontento, decide di mettere sotto processo coi termini della democrazia e della legalità, una intera classe politica che ha governato abusivamente da 20 anni a questa parte. Una rivoluzione pacifica e trasversale che riunisce persone provenienti dalle più disparate esperienze sia sociali che politiche accomunate da un unico obiettivo: ridare dignità e concretezza all'unico bene che può mantenere unita una nazione, la democrazia, ma quella popolare questa volta, non quella artificiosa imposta d'arbitrio e lo si può capire dal Codice Etico che il Gruppo Libra ha preparato a sostegno della manifestazione

Tutti i documenti e gli approfondimenti sono consultabili ai seguenti link:

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