mercoledì 17 settembre 2014

Ladri di contenuti sul web, come scovarli e come denunciarli

Da un'esperienza personale un appello a tutti gli autori: non fatevi rubare i contenuti, difendetevi dai ladri del web
Ladri_del_web

Raramente scrivo sul blog in prima persona, lo faccio solo quando mi sento coinvolto emotivamente e questo è uno di quei momenti: un articolo postato qualche giorno fa è stato ricopiato per intero (foto e link compresi) da almeno 5 siti che ho verificato. A onor del vero devo riconoscere che in alcuni casi, alla fine dell'articolo qualcuno di questi si sia degnato di indicare la fonte, alle volte indicando il nome del mio blog, alle volte inserendo solamente un link. Grazie tante, ma che senso ha? Chi, in questa rete frettolosa si prenderebbe la briga di andare alla fonte per rileggere il medesimo contenuto? Piuttosto, forse, se è rimasto incuriosito dall'articolo si tratterrà sul sito per leggere altri pezzi con buona pace dell'autore originale. In alcuni casi addirittura, ho visto che si è trattato di un vero e proprio furto intellettuale: in calce all'articolo c'era una firma che non era la mia.
Non si tratta solo di una questione legale (il plagio è considerato un reato a tutti gli effetti, punibile anche con il carcere come si può leggere da questo link), ma soprattutto etica e morale.
Ho pubblicato un post in vari gruppi social per mettere al corrente di questa pratica quanto meno poco corretta, ma con questo articolo vorrei invitare quanti più blogger, giornalisti e autori in generale a prestare molta attenzione a questi furti di contenuti intellettuali, di qualunque natura essi siano, dalle ricette di cucina alla politica.
Alcuni di questi siti truffaldini si spacciano come aggregatori di notizie, come vere e proprie vetrine dei migliori contenuti sul web, se così fosse, come effettivamente fanno quelli davvero seri (citoLiquida, tanto per fare un esempio) dovrebbe essere semplicemente pubblicato un breve estratto dell'articolo che faccia intendere al lettore l'argomento trattato e poi dirigerlo direttamente al sito dove potrà leggerlo per intero, magari apprezzando altri contenuti simili.
Tra le tante cose che si aspetta un autore, oltre alla gratificazione personale c'è l'aspetto economico che può essere tradotto in denaro (banner pubblicitari di varia natura) o riconoscimento di professionalità, privarlo di questi elementi in maniera truffaldine è un vero e proprio crimine culturale.
Ma andiamo sul concreto: scovare questi siti non è affatto difficile. E' sufficiente andare nelle proprie dashboard ed ispezionare l'origine del traffico, lì si trovano i siti che hanno linkato il vostro articolo, basta entrare dentro e controllare che sia solamente una citazione (apprezzabilissimo) oppure un vero e proprio furto. Altro sistema è quello di utilizzare un qualunque programma antiplagio messo a disposizione dalla rete e fare ogni tanto dei controlli occasionali. In ultimo, metodo ancora più semplice, evidenziare con il mouse una parte di testo, quella che considerate unica del vostro contenuto, cliccare col tasto destro e, dal menù che compare selezionare “cerca con google”. Troverete tutte le corrispondenze a quelle parole chiave.
Concludo con una proposta: inserire alla fine di ogni articolo un breve disclaimer dove si avverte che il sito effettua controlli casuali per verificare eventuali plagi di contenuti e che, nel caso venissero scoperti, saranno segnalati al motore di ricerca: il rischio per i furbi, oltre a quello penale, è di essere bannati da Google, qui c'è il link per accedere al servizio.
Nell'augurare buona scrittura agli onesti ricordo che qualunque consiglio, parere o suggerimento sarebbe senz'altro il benvenuto.
Francesco

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